In questi giorni il nostro territorio è animato dalla fioritura della volpina rossa (lat.Digitalis Purpurea), che catturano immediatamente l’attenzione con il loro colore brillante.Tuttavia, dietro questa affascinante facciata si nasconde un pericolo.La digitale rossa è violentemente velenosa e rappresenta un serio rischio per la salute, soprattutto per i bambini che sono attratti dai suoi bellissimi fiori.
Due milligrammi sono sufficienti: i sintomi possono comparire dopo due giorni
Il consumo di qualsiasi parte di questa pianta in quantità da due a tre grammi può essere fatale, e anche una dose 100 volte inferiore provoca sintomi gravi.Le dosi tossiche partono da due o cinque milligrammi.Anche il contatto delle mani con la linfa della pianta e il successivo contatto con il cibo possono rappresentare un rischio per la salute.I sintomi di avvelenamento, come vomito grave, disturbi visivi, disturbi del ritmo cardiaco e difficoltà respiratorie, possono comparire dopo due giorni.Al contatto con la pianta possono verificarsi anche rapide reazioni allergiche.
La bellezza di giardini e foreste a rischio
Il ditale rosso, noto anche come radice di sangue, è una pianta biennale della famiglia delle piantaggini che può raggiungere un’altezza compresa tra 60 e 180 cm.È resistente e può sopportare temperature fino a -35 gradi.Fiorisce da giugno ad agosto e si trova in radure soleggiate, pendii rocciosi e boschi.Il suo nome slovacco deriva dalla forma dei fiori, che ricordano un ditale.Nonostante la sua natura velenosa, viene utilizzata nella medicina popolare, nell’omeopatia e nell’industria farmaceutica.
Se lavorata correttamente è una medicina, se impropriamente avvelenata
I principi attivi della digitale sono estratti dalle sue foglie (Folium digitalis purpureae) e sono utilizzati per produrre importanti farmaci per i pazienti con problemi cardiaci.Questi farmaci, prescritti solo da un medico, hanno lo scopo di trattare l’insufficienza cardiaca, regolare il polso e bilanciare l’attività cardiaca irregolare.In passato, tuttavia, questa pianta era comunemente usata come veleno.
Sebbene il ditale rosso arricchisca la nostra natura con la sua bellezza, è importante ricordare le sue proprietà pericolose e avvicinarsi ad esso con cautela.